Quando si stipula un’assicurazione RC Auto obbligatoria, uno dei parametri più importanti risponde al nome di classe di merito. Con questa definizione si indica il livello di sinistrosità di un guidatore, nello specifico il contraente della polizza. La classe di merito (CU) è quindi un valore attribuito dalla compagnia assicurativa all’assicurato in base ai sinistri in cui questi è incorso. Sulla scorta del valore viene calcolato il premio assicurativo da corrispondere nel periodo di osservazione. Vediamo come funziona e come si calcola la classe di merito di un’assicurazione, quando si può ereditare e come risalire alla classe di rischio dalla targa.
Indice
Cos’è la classe di merito
La classe di merito è un punteggio che misura il livello di sinistrosità di un automobilista. In base alla quantità di incidenti in cui si è incorsi, registrati sull’attestato di rischio, scaturisce la classe di merito auto. Questa è legata ad un meccanismo Bonus/Malus che assegna un valore al contraente e lo inserisce in un relativo livello contributivo, ovvero il premio annuo.
Grazie all’introduzione da parte dell’Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni (IVASS) delle classi di merito universali, il livello di sinistrosità è calcolato su elementi oggettivi. A partire dal 2005, dunque, questi elementi sono uguali per tutte le compagnie assicurative. A esse resta concessa la possibilità di applicare delle regole specifiche per i propri clienti. Nell’attestato di rischio, diventato elettronico dal 2015, le compagnie hanno l’obbligo di esplicitare tre elementi:
- Attestato di rischio, ovvero il documento in cui sono riportati gli incidenti avuti negli ultimi cinque anni assicurativi
- Classe di merito interna
- Classe di merito universale
In questo modo il cliente, che ha facoltà di cambiare compagnia anche più volte, può facilmente comprendere a quale classe di assegnazione CU appartiene. Da parte sua, la compagnia assicuratrice è tenuta a depositare, presso la filiale di quella nuova, l’attestato di rischio con lo storico dei sinistri.
Come funziona la classe di merito
La classe di merito è rappresentata da un valore da 1 a 18. Tale valore è riportato obbligatoriamente nell’attestato di rischio e dipende dal numero di sinistri causati nei cinque anni precedenti. Un soggetto che stipula per la prima volta una polizza assicurativa a proprio nome si vede assegnata la classe di merito 14. Questa è infatti la classe assicurazione d’ingresso. A partire da quel momento tutti i sinistri da lui provocati, con colpa principale, esclusiva o paritaria, vengono registrati nell’attestato di rischio. Ciascun sinistro con responsabilità principale comporta l’aumento di due o più classi di merito.
La classe di merito viene aggiornata ogni anno. Più precisamente l’aggiornamento avviene due mesi prima della scadenza del contratto assicurativo. La nuova classe di merito assegnata dalla compagnia assicurativa determina il premio da pagare per i successivi 12 mesi.
Il sistema della classe di merito è volto quindi a premiare le condotte virtuose alla guida. L’assegnazione a una classe di merito si ottiene tramite l’associazione a un coefficiente e la classe 1 è la più virtuosa.
Classe di merito: come aumenta e quando cambia
Ogni volta che si verifica un incidente con responsabilità, la classe di merito “peggiora” di due o più classi di merito (due al primo sinistro, tre dal secondo in poi). Se un contraente si trova nella classe 14, dopo un incidente passa quindi alla 16 o alla 17. La stessa regola vale anche al contrario. Qualora durante un anno non si incorra in nessun incidente, dalla 14 si sale alla 13.
L’applicazione del malus si può evitare per i sinistri di lieve entità, se previsto nel contratto. Per farlo bisogna corrispondere l’importo liquidato dalla compagnia per l’incidente. In questo modo avviene la cancellazione dal proprio attestato di rischio dell’incidente. Il consiglio è quello di verificare questa possibilità in relazione all’entità del danno cagionato.
L’aumento del premio si può evitare anche stipulando il bonus protetto. Questa clausola permette, in caso di primo sinistro con colpa, di conservare la classe di merito interna della compagnia maturata precedentemente. Così facendo il contraente evita la maggiorazione del premio, pagando però un sovrapprezzo nel momento in cui stipula la nuova polizza. Questo meccanismo è valido solo restando con la stessa compagnia assicuratrice: il bonus protetto, infatti, conserva la classe di merito interna e non la classe universale, che invece risentirà del sinistro.
Come mantenere la classe di merito
La classe di merito si guadagna o si perde in base ai sinistri, ma si può anche mantenere. Ciò è possibile in caso di:
- Permuta del veicolo, vendendo il veicolo precedente
- Consegna in conto vendita del veicolo
- Rottamazione del veicolo
- Furto
- Acquisto di un veicolo aderendo alla Legge Bersani
Per verificare se la classe di merito è stata mantenuta basta controllare l’ultimo attestato di rischio online rilasciato dalla propria compagnia assicuratrice.
Come ereditare la classe di merito
L’approvazione della legge 40/2007, nota come Legge Bersani, ha permesso inoltre di ereditare la classe di merito. Varata con l’obiettivo di offrire alle famiglie un modo per risparmiare sui costi della polizza RCA, consente di assicurare un nuovo veicolo nella stessa classe di appartenenza dell’intestatario o di un componente della famiglia.
Rientrano sotto l’ombrello dei nuovi veicoli anche quelli usati, a condizione che sia stato effettuato un regolare passaggio di proprietà. Questa soluzione è particolarmente indicata per chi ha figli neopatentati in casa, altrimenti costretti a partire dalla classe di merito 14. I benefici della Legge Bersani sono stati ampliati, nel 2020, dall’introduzione della RC Auto Familiare. Rispetto alla precedente, questa norma si applica anche ai rinnovi di polizza, a condizione di assenza di sinistri risultanti dall’attestato di rischio. La differenza maggiore riguarda però la tipologia di veicoli: nella Legge Bersani la trasmissione della classe di merito era consentita solo per mezzi appartenenti alla stessa tipologia.
Con la RCA familiare, invece, si può ereditare la classe di merito anche per veicoli appartenenti a tipologie differenti, ad esempio, da classe di merito moto ad auto e viceversa. Un motivo in più per mettersi alla ricerca di una polizza che offra una copertura completa e modulabile, come Guidamica Autovetture di Groupama Assicurazioni. Per la RC Auto Familiare, inoltre, non sono previsti limiti di applicabilità, purché si rispettino ogni volta i requisiti richiesti dalla normativa.
Molto spesso ci si interroga sulla possibilità di ereditare la classe di merito di un defunto. Questa soluzione può risultare vantaggiosa se a perdere la vita è una persona anziana, che si ritiene abbia un buon curriculum di guida e una classe di merito vantaggiosa. La legge stabilisce che soltanto il coniuge (il privilegio è allargato anche alle coppie unite civilmente) in comunione di beni può ereditarne la classe assicurazione. La conditio sine qua non affinché ciò accada è che l’auto risulti intestata interamente a suo nome. Sono esclusi dal beneficio eventuali figli, nipoti, fratelli o sorelle. Nel caso in cui non fosse disponibile il coniuge, però, si può intestare l’auto a l’erede con la miglior classe di merito.
Come controllare la classe di merito
Come posso verificare la mia classe di merito? Esistono diversi modi per fare il calcolo della classe di merito. Basta leggere l’ultimo attestato di rischio. Se non si è in possesso dell’ATR bisogna richiederlo alla propria compagnia assicurativa. In alternativa si può ricavare controllando sull’ultimo contratto stipulato.
Infine, si può risalire alla classe di merito dalla targa. Questa operazione è particolarmente semplice. È infatti sufficiente compilare il form presente su qualsiasi servizio di comparazione online inserendo il numero della targa del veicolo che si vuole assicurare. A questa andranno aggiunte le informazioni relative al contraente: dati anagrafici, regione e comune di residenza, eventuali garanzie accessorie da aggiungere. Tramite i dati inseriti, il sistema prende in automatico dal database ANIA le altre utili per restituire il valore della classe di merito.
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IN QUESTO ARTICOLO ABBIAMO VISTO CHE:
- La classe di merito è un valore che misura la quantità di sinistri in cui il contraente è incorso negli ultimi cinque anni;
- Le classi di merito sono in tutto 18: quella d’ingresso, assegnata a chi stipula l’assicurazione per la prima volta, è la 14;
- La classe di merito si ricava dall’attestato di rischio e viene aggiornata a due mesi dalla scadenza della polizza;
- È possibile perdere la CU causando un incidente con colpa principale o esclusiva. Se non si provocano incidenti, si guadagna una classe ogni anno;
- La Legge Bersani e la RC Auto Familiare permettono di ereditare la classe di merito più vantaggiosa da un familiare convivente.
Pubblicato il 26 Ottobre 2021