Quali sono le differenze tra franchigia e scoperto

Quando si stipula un contratto assicurativo per un veicolo sono molti gli aspetti di cui tener conto.

Franchigia e scoperto: differenze

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Oltre alle garanzie incluse all’interno della polizza, la possibilità di modularla a seconda delle proprie necessità e l’ammontare del premio da corrispondere alla compagnia, è fondamentale prestare attenzione alle clausole della RC auto stipulata, ossia massimale, franchigia e scoperto. Questi tre elementi sono spesso sottovalutati dagli assicurati, ma si tratta, in realtà, di aspetti di fondamentale importanza poiché determinano l’importo esatto del risarcimento in caso di incidente stradale. A volte, questo importo risulta essere inferiore alle aspettative proprio a causa della presenza trascurata di queste tre clausole. Scopriamo quindi cosa significano in dettaglio.  

Cos’è e come funziona il massimale nelle assicurazioni auto  

Il termine “massimale” si riferisce alla somma massima che l’assicurazione corrisponde all’assicurato in caso di sinistro, secondo quanto stabilito nel contratto stipulato con la compagnia. Ciò significa che se l’importo del danno supera il massimale, l’assicurato dovrà pagare la differenza di tasca propria.  
Normalmente, più sono elevati i massimali dell’assicurazione auto e più alto è il premio assicurativo da corrispondere.   

Allo stesso tempo, per i massimali della RC auto esiste un valore minimo che non può essere inferiore. Attualmente, in Italia, i massimali minimi previsti per legge sono:  

  • 7.750.000 euro per danni a cose o animali;  
  • 6.450.000 euro per danni a persone;  
  • 1.300.000 euro per sinistro.  

Ciò significa che l’assicurazione può pagare al massimo 7.290.000 euro per singolo sinistro automobilistico, indipendentemente dal numero di persone coinvolte e dai beni danneggiati. Tuttavia, è importante non farsi ingannare dalle cifre apparentemente elevate. I più di 7 milioni di euro garantiti per legge, che potrebbero sembrare sufficienti a coprire i danni di un incidente stradale, potrebbero risultare insufficienti se nell’incidente rimangono coinvolte gravemente più di tre persone. In altre parole, scegliere una polizza con massimali minimi con l’obiettivo di risparmiare sul premio non è sempre la scelta più intelligente.  

Assicurazione auto: che cos’è e come funziona la franchigia  

Nel contesto assicurativo, il termine “franchigia” indica un ammontare fisso che resta a carico del titolare della polizza. In altre parole, ciò significa che, in caso di sinistro, l’assicurato dovrà pagare direttamente l’importo indicato come franchigia. La franchigia viene applicata alla somma assicurata e non al danno effettivo.  

La franchigia può assumere due forme: relativa e assoluta. Con la franchigia relativa, la responsabilità del risarcimento del danno può ricadere sull’assicurato o sulla compagnia assicurativa, a seconda delle circostanze. Se l’importo del risarcimento è pari o inferiore alla franchigia stabilita, spetta all’assicurato coprire i danni. Se, invece, l’importo supera la franchigia, l’assicurazione si fa carico dell’intero danno. Ad esempio, se la franchigia è di 500 euro e il danno ammonta a 300 euro, sarà l’assicurato a coprire il costo. Se invece il danno è di 600 euro, l’assicurazione coprirà l’intera somma.  

Con la franchigia assoluta, invece, l’assicurato è sempre responsabile del risarcimento del danno, ma solo fino all’importo della franchigia. Ad esempio, se la franchigia è di 500 euro e il danno è di 300 euro, l’assicurato coprirà l’intero importo. Se il danno è di 700 euro, l’assicurato pagherà 500 euro e l’assicurazione si farà carico dei restanti 200 euro. È importante notare che una polizza RCA con franchigia relativa tende ad avere un costo maggiore.  

Cos’è lo scoperto assicurativo e come funziona  

Lo scoperto assicurativo si differenzia dalla franchigia poiché non fa riferimento ad un importo fisso e non viene calcolato sulla base della somma assicurata. Le sue caratteristiche e la sua determinazione seguono un approccio diverso. Innanzitutto, è importante sottolineare che lo scoperto è espresso come una percentuale dell’ammontare del danno. Questa peculiarità è fondamentale per comprendere il suo funzionamento: essendo legato al danno effettivamente subito, il suo valore non può essere calcolato in anticipo né può essere un importo fisso. L’importo dello scoperto viene determinato solo dopo la valutazione del danno stesso, poiché rappresenta una percentuale di tale valore.  

Tuttavia, in alcune situazioni, l’entità dello scoperto potrebbe raggiungere cifre significative che potrebbero risultare difficilmente sostenibili per un singolo individuo. È per questo motivo che le compagnie assicurative, solitamente, stabiliscono nel contratto un valore minimo e massimo per lo scoperto. In questo modo si cerca di garantire una certa prevedibilità per l’assicurato e di evitare situazioni in cui lo scoperto diventi eccessivamente oneroso.  

Cosa vuol dire, dunque, scoperto del 10% del danno con un minimo di 500 euro? Se nella tua assicurazione auto è previsto uno scoperto del 10%, significa che – a prescindere dall’effettiva entità del danno subito – resterà certamente a tuo carico il 10% del danno.  

Qual è la differenza tra scoperto e franchigia?  

La differenza principale tra la franchigia e lo scoperto risiede nel modo in cui vengono espressi. Mentre la franchigia viene indicata come un valore assoluto, lo scoperto viene espresso come una percentuale basata sul valore del danno.  

Le ragioni per cui queste due clausole sono incluse all’interno dell’assicurazione auto sono differenti: la franchigia consiste in quella parte di danno che, in caso di sinistro stradale, rimane a carico dell’assicurato. L’importo della franchigia viene stabilito al momento della stipula del contratto e tale somma rimane fissa per tutta la durata del periodo di copertura della polizza. D’altra parte, lo scoperto viene introdotto dalla compagnia assicurativa per incentivare gli assicurati ad adottare comportamenti più prudenti. Mediante lo scoperto, una percentuale del danno viene addebitata direttamente all’assicurato, indipendentemente dall’entità del danno stesso. L’obiettivo è incoraggiare gli assicurati a essere più consapevoli dei rischi e a prendere precauzioni per evitare sinistri.  

In sintesi, mentre la franchigia mira a limitare la responsabilità finanziaria della compagnia assicurativa, lo scoperto ha lo scopo di promuovere una maggiore prudenza da parte degli assicurati, rendendoli parzialmente responsabili dei danni causati.  

Pubblicato il 1 Dicembre 2023

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