Assicurazione per malattie gravi: tutto quello che c’è da sapere

In Italia, ogni cittadino ha il diritto alle cure mediche, grazie alla sanità pubblica garantita dallo Stato. È senza dubbio uno dei punti di forza su cui si basa un Paese moderno, retto da una Costituzione che garantisce questo diritto fondamentale.

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Tuttavia, nella realtà dei fatti, il Sistema Sanitario non sempre riesce a rispondere ai bisogni dei singoli individui. Ecco perché molte persone si affidano ad un’assicurazione sanitaria, per scongiurare determinate situazioni spiacevoli. Nella maggior parte dei casi, il motivo principale che indirizza i cittadini verso questa scelta è evitare le interminabili liste d’attesa che caratterizzano gli ospedali pubblici. Al di là di questo aspetto, spesso ci si affida ad un’assicurazione sanitaria per una tutela a 360 gradi, che comprenda anche i casi in cui rientrano le malattie gravi.

Cos’è l’assicurazione sanitaria

L’assicurazione sanitaria è uno strumento utile ed efficace, che garantisce una copertura alternativa rispetto alla sanità pubblica. Si tratta infatti di una polizza facoltativa, che copre le spese in caso di ricovero, intervento o infortunio, non sostenute economicamente dal Sistema Sanitario Nazionale. L’assicurazione sanitaria solitamente può essere personalizzata in base alle proprie esigenze specifiche, il che la rende una soluzione ottimale in molte circostanze.

In linea di massima, generalmente tra le coperture previste da un’assicurazione sanitaria ci sono:

  • gli esami e le cure relative ad una malattia;
  • gli esami e le cure derivanti da un infortunio;
  • le visite e i check up necessari per individuare una malattia;
  • le spese sostenute per l’acquisto di medicinali;
  • le spese sostenute per cure fisioterapiche;
  • le spese necessarie ad un intervento e un conseguente ricovero.

L’assicurazione sanitaria e le malattie gravi

Ogni compagnia assicurativa propone una polizza differente e, solitamente, nella formula standard non sono previste coperture in caso di diagnosi di malattia grave. Si tratta quindi di una specifica aggiuntiva, da visionare e opzionare al momento della sottoscrizione del contratto assicurativo.

La garanzia per le malattie gravi prevede un indennizzo predefinito in precedenza: una cifra chiara e trasparente che viene esplicitata all’assicurato al momento del contratto.

Solitamente, la copertura per le malattie gravi ha una durata ben precisa, ad esempio 5 anni oppure 10 anni; può essere rinnovata alla scadenza oppure interrotta (di norma alla scadenza annuale).

Il dread disease: cos’è e cosa copre

Con il termine dread disease si intende una copertura aggiuntiva alla classica assicurazione sanitaria. Il dread disease copre l’insorgenza di malattie gravi, come patologie che richiedono interventi cardiovascolari, ictus cerebrali, patologie che rendono necessario un trapianto di organi, infarto del miocardio e nei casi di tumori e neoplasie maligne.

Il dread disease, che letteralmente significa “malattia terribile”, è un modo per offrire un sostegno economico all’assicurato che si troverà inevitabilmente a dover affrontare delle visite mediche e delle cure impreviste.

Quali patologie sono classificate come “malattie gravi”

I progressi scientifici, fortunatamente, hanno inciso molto sull’aspettativa di vita delle persone. Proprio per questo, guarire da una grave patologia è oggigiorno sempre più possibile. Tuttavia, poter contare su un grande aiuto in più, come la personale assicurazione sanitaria, è un salvagente che spesso può fare la differenza in queste complesse situazioni.

Dunque, cosa si intende per “malattie gravi”? Ecco un breve elenco delle patologie classificate in questo modo.

Cancro

Si tratta della malattia del secolo, tristemente comune sia a donne che uomini. Ovviamente, i tumori maligni rientrano nella classificazione di “malattia grave”, motivo per il quale la loro diagnosi, se effettuata durante il periodo di copertura assicurativa, viene rimborsata con un indennizzo.

Affinché possa essere riconosciuta tale, la malattia deve essere confermata in via definitiva da uno specialista oncologo, a seguito di un esame istopatologico e stadiazione.

Infarto acuto del miocardio e ictus

Tra le statistiche tristemente note, c’è quella di Eurostat del 2020 riguardante i decessi. In Italia si stima che il 44% del totale delle morti, sia dovuto a malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Il motivo principale sarebbe da imputare alle cattive abitudini, uno stile di vita sbagliato improntato alla sedentarietà, l’aumento del peso e il fumo.

Nella lista delle malattie gravi compaiono dunque anche l’ictus e l’infarto acuto del miocardio. In entrambi i casi, al fine di essere ritenute idonee per la copertura della polizza, tali patologie devono essere confermate rispettivamente da un neurologo e da uno specialista cardiologo.

Demenza da Alzheimer e disturbi neurocognitivi maggiori

Figurano tra le malattie gravi anche l’Alzheimer e in generale demenza associata a deficit cognitivo severo e permanente. Al fine di rientrare in questa polizza specifica, tali malattie devono essere diagnosticate da uno specialista neurologo e deve essere confermata la riduzione significativa delle capacità mentali dell’assicurato.

Le altre patologie classificate come malattie gravi

Al di là di queste malattie principali, tra le patologie gravi vengono annoverate anche la malattia di Parkinson, la cecità, la sclerosi multipla e le malattie dei motoneuroni come la SLA. Un’altra patologia che rientra nella garanzia delle malattie gravi è l’anemia aplastica, che deve essere di grado severo e irreversibile e diagnosticata da uno specialista ematologo.

Malattie preesistenti e assicurazione sanitaria

Un caso particolare è costituito dalle malattie preesistenti, ovvero delle patologie diagnosticate prima della sottoscrizione di una polizza sanitaria. In queste situazioni le compagnie assicurative non si fanno carico delle spese derivanti da cure o interventi per la malattia in questione. Rientrano nel novero delle malattie preesistenti le sindromi organiche cerebrali, l’alcolismo cronico, l’AIDS, l’infermità mentale e la schizofrenia.

Tuttavia, in alcuni casi specifici alcune compagnie possono agire diversamente: delle volte è possibile assicurare una malattia pregressa, a patto che non si siano manifestati sintomi e che l’assicurato non si sia sottoposto a cure nei primi tempi della polizza – solitamente 24 mesi.

È il caso, ad esempio dell’AIDS, che prevede talvolta un indennizzo forfettario, a condizione che l’assicurato manifesti i primi sintomi, e conseguentemente abbia la prima diagnosi di malattia, durante il periodo di validità della polizza precedentemente sottoscritta.

Assicurazione per malattie gravi: quanto costa?

Difficile specificare quanto costa un’assicurazione per malattie gravi, poiché gli importi variano, non solo a seconda della compagnia di riferimento, ma anche in base alla durata del contratto e soprattutto alla scelta dell’indennizzo predefinito. Il costo di quest’ultimo, infatti, può cambiare sensibilmente l’importo mensile o annuo che si corrisponde alla compagnia assicurativa. Mentre la polizza sanitaria base può costare dai 30 ai 60 euro al mese, con l’aggiunta della garanzia per malattie gravi il costo aumenta, tenendo conto delle variabili precedentemente sopracitate.

Perché scegliere BenEssere InSalute di Groupama?

Vivere con la consapevolezza di poter contare su un aiuto in più nel momento del bisogno, regala senza dubbio maggiore serenità. Se è vero che in Italia la sanità è pubblica, è altrettanto vero che spesso i tempi di attesa non coincidono con quanto sperato da ciascun paziente. Questo è uno dei motivi per il quale ci si affida ad un’assicurazione sanitaria efficiente come BenEssere inSalute di Groupama Assicurazioni. Trattandosi di una polizza altamente personalizzabile e modulare, può essere integrata con le coperture desiderate dall’assicurato. Tra queste c’è proprio quella per le malattie gravi, una garanzia che prevede il pagamento di un indennizzo predefinito, una sola volta per l’intera durata del contratto, in caso di diagnosi di malattia grave.

Pubblicato il 13 Marzo 2024

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