DETRAZIONI E VANTAGGI FISCALI SULL’ASSICURAZIONE VITA: GUIDA PRATICA

Dall’importo massimo deducibile alle agevolazioni fiscali previste: tutto quello che c’è da sapere per scaricare nel 730 il premio versato per la polizza vita.

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Detrazioni e vantaggi fiscali sull’assicurazione vita: guida pratica

Sottoscrivere un’assicurazione sulla vita significa tutelare sé stessi e i propri cari in caso di eventi tragici imprevisti quali il decesso improvviso, un’invalidità permanente (non inferiore al 5%) o totale o, ancora, nel caso in cui si debba far fronte ad un problema di non autosufficienza: un contratto stipulato con la compagnia assicurativa, dunque, che garantisce una rendita economica o un capitale sicuro (a seconda dei casi e del prodotto assicurativo scelto) per far fronte agli impegni quotidiani della vita. 

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L’aspetto che, tuttavia, contribuisce a rendere ancora più conveniente la stipulazione di un’assicurazione sulla vita è la detraibilità del premio annuale versato.  
Vediamo come funziona, qual è l’importo massimo detraibile e chi può fare domanda per la detrazione Irpef per l’assicurazione vita, in sede di dichiarazione dei redditi. 

Assicurazione sulla vita: cos’è e come funziona

Prima di addentrarsi tra gli aspetti burocratici e fiscali derivanti dalla firma di un contratto assicurativo che abbia come oggetto una polizza vita, è bene fare un passo indietro per avere un quadro chiaro di quali siano le tipologie di assicurazioni a tutela della stessa

Al momento della stipula della polizza (e in base alle esigenze e ai piani futuri del contraente o dell’assicurato, individuati in fase di colloquio con un consulente assicurativo) è possibile distinguere tra: 

  • Assicurazione vita caso morte; 
  • Polizza caso vita
  • Polizza mista

Assicurazione vita caso morte

È il piano assicurativo che, solitamente, viene stipulato dalla persona che rappresenta la fonte di reddito maggiore all’interno del nucleo familiare per garantire un capitale sicuro ai membri della propria famiglia (o altri beneficiari) in caso di decesso (durante il periodo di copertura). 

Polizza caso vita

Viene chiamata così perché rappresenta una forma di investimento per il futuro

In sede di colloquio con il proprio agente assicurativo di fiducia, l’assicurato può indicare una soglia di età superata la quale inizierà a ricevere una rendita mensile. Nel caso, invece, di morte prematura, il premio assicurativo versato verrà rivalutato e distribuito ai legittimi ereditari (o ai beneficiari indicati dal contraente).  

Polizza mista

È possibile definirla come un ibrido, che copre entrambe le tipologie di rischio. La polizza mista copre sia il caso morte che il caso vita, con una rendita sicura sia nel caso in cui venga raggiunta la scadenza del contratto, sia in caso di dipartita dell’assicurato durante il periodo di copertura.


Assicurazione sulla vita: è sempre detraibile?

La sottoscrizione di un’assicurazione sulla vita prevede un versamento mensile, trimestrale, semestrale o annuale di un premio assicurativo. Secondo quanto previsto dalla legislazione italiana, il premio di chi contrae una polizza vita può essere oggetto di una detrazione fiscale fino al 19% del premio
 
Tuttavia, non tutto il premio è detraibile, ma solo l’importo relativo alla garanzia morte, invalidità permanente (non inferiore al 5%) o in caso di non autosufficienza. 

Qual è l’importo massimo detraibile di un’assicurazione sulla vita?

Nel caso di contratti che tutelino il rischio morte o l’invalidità permanente, l’importo massimo detraibile dell’assicurazione sulla vita è pari a 530 euro. Questo importo, dal 2016, è salito a 750 euro per i soli premi relativi al rischio di morte di persone affette da disabilità grave. 

Per ciò che riguarda, invece, il rischio di non autosufficienza, ossia una situazione invalidante derivante da malattie, infortuni o dal semplice invecchiamento, l’importo detraibile è stabilito con un limite di 1291,14 euro (al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente). 

Fa capo a questo tipo di assicurazione la polizza Mente Serena Elisir, la cosiddetta Long Term Care di Groupama Assicurazioni che, al verificarsi della condizione di non autosufficienza, permette di disporre di un capitale una tantum e una rendita vitalizia mensile, che verrà erogata finché permarrà lo stato di non autosufficienza.

Chi può richiedere la detrazione Irpef sull’assicurazione vita? 

Per poter richiedere la detrazione fiscale del premio assicurativo, è necessario che chi paga le tasse rispetti una delle seguenti condizioni: 

  • deve risultare sia contraente che assicurato della polizza; 
  • deve avere un familiare a carico che corrisponda sia alla figura del contraente che a quella dell’assicurato della polizza; 
  • deve risultare il soggetto assicurato di una polizza il cui contraente è un familiare a carico; 
  • deve essere il contraente di una polizza il cui assicurato è un familiare a carico. 

Come richiedere la detrazione fiscale

Come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la domanda per la detraibilità dell’assicurazione sulla vita va fatta in sede di dichiarazione dei redditi indicando, nel “quadro E” e nelle righe incluse tra la E8 e la E10, le polizze attivate per cui si intende richiedere la detrazione e riportando in modo dettagliato i premi versati. 

Perché la domanda venga accolta, quest’ultima deve essere corredata dalla ricevuta di pagamento del premio rilasciata dalla propria compagnia assicurativa e dal contratto di assicurazione. 

I codici da utilizzare per individuare l’importo massimo detraibile sono: 

  • il codice 36 per l’assicurazione rischio morte e/o invalidità permanente; 
  • il codice 38 per l’assicurazione rischio morte per persone con gravi disabilità; 
  • il codice 39 per l’assicurazione che copre il rischio di non autosufficienza. 

Pubblicato il 17 Gennaio 2023

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