Congiuntamente a questo aspetto, sempre più utenti scelgono di installare una wallbox domestica o di dotarsi di cavi portatili per ricaricare la propria auto elettrica direttamente da casa, in garage o in parcheggio condominiale. Questa soluzione, oltre a garantire comodità, consente un notevole risparmio economico nel lungo periodo rispetto all’uso esclusivo di colonnine pubbliche.
Tuttavia, come ogni tecnologia, anche la ricarica domestica comporta rischi e responsabilità. I cavi di ricarica, così come le wallbox, rappresentano un investimento significativo, spesso non tutelato in modo adeguato. Che si tratti di furti, danni accidentali, eventi atmosferici o problemi elettrici, la mancata protezione di questi dispositivi può comportare costi imprevisti e disagi rilevanti per chi utilizza l’auto elettrica quotidianamente.
Proprio per questo motivo è fondamentale conoscere le diverse tipologie di dispositivi, i loro costi, le principali vulnerabilità, e le strategie più efficaci per proteggerli.
La differenza tra i cavi di ricarica e wallbox
La differenza tra gli strumenti di ricarica è sostanziale:
- Il cavo di ricarica collega fisicamente l’auto alla presa e trasferisce energia, ma offre funzioni limitate e una ricarica più lenta, specialmente da prese domestiche.
- La wallbox è una stazione fissa installata in garage o aree private, progettata per gestire e ottimizzare la ricarica. Offre maggiore potenza, sicurezza e spesso funzioni smart come il controllo via app.
Tipologie e costi dei cavi di ricarica e wallbox
I cavi di ricarica di Tipo 2, standard per la maggior parte delle auto elettriche in Europa, rappresentano un investimento che può variare dai 200 ai 400 euro. Il prezzo dipende da fattori come la lunghezza del cavo, la qualità dei materiali impiegati e il marchio del produttore. Una fascia di prezzo simile si applica ai cavi per la ricarica domestica, noti come EVSE, dotati di adattatore Schuko: questi ultimi sono spesso forniti con il veicolo, ma possono essere molto costosi da sostituire in caso di smarrimento o danneggiamento.
Le wallbox, invece, hanno costi più elevati. I modelli domestici partono da circa 500 euro, ma possono superare i 1.500 euro, a cui bisogna aggiungere le spese d’installazione, generalmente comprese tra i 300 e i 600 euro. Le versioni più moderne sono dispositivi intelligenti, dotati di connessione Wi-Fi o Bluetooth, in grado di ottimizzare i tempi e i consumi di ricarica. Tuttavia, proprio per queste caratteristiche smart, risultano più esposte a determinati tipi di vulnerabilità.

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Quali sono i principali rischi
Quando si installano questi dispositivi in spazi aperti o accessibili a terzi, aumentano significativamente i potenziali rischi. Il furto, ad esempio, è tra i pericoli più diffusi, soprattutto se i cavi vengono lasciati collegati al veicolo in cortili, box comuni o parcheggi incustoditi. Anche i danni accidentali sono frequenti: si va dagli urti involontari durante le manovre, agli atti vandalici o all’uso improprio da parte di persone non autorizzate. A ciò si aggiungono poi i danni da eventi atmosferici – come piogge intense, grandine o vento – o da problemi elettrici, come le sovratensioni, che possono compromettere il funzionamento interno della wallbox o danneggiare permanentemente i cavi.
Come proteggere il proprio investimento?
Alla luce di quanto detto, congiuntamente ai costi elevati sia dei cavi di ricarica che delle wallbox, è utile adottare alcune misure preventive, al fine di tutelare questi dispositivi di ultima generazione. È consigliabile non lasciare mai il cavo collegato o visibile quando il veicolo è incustodito. Installare la wallbox in un ambiente chiuso, come un box auto o un’area sorvegliata, può ridurre fortemente il rischio di furto o manomissione. Scegliere dispositivi dotati di serratura o sistemi di blocco del cavo durante la ricarica rappresenta un ulteriore livello di protezione. Infine, l’adozione di dispositivi di sicurezza contro le sovratensioni, soprattutto in impianti datati o instabili, può evitare guasti costosi.

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Quali garanzie offrono le assicurazioni?
Un aspetto spesso trascurato è la copertura assicurativa. Alcune polizze casa includono protezioni contro danni elettrici o da eventi atmosferici, ma è fondamentale leggere con attenzione le condizioni contrattuali. Sul versante automobilistico, alcune compagnie offrono formule specifiche per veicoli elettrici. È il caso dell’estensione Ecodrive di Groupama Assicurazioni, che garantisce una copertura gratuita per dispositivi di ricarica mobili – come cavo e caricatore portatile – in caso di furto, incendio o danni causati da eventi naturali, purché si trovino a bordo del veicolo. Una tutela preziosa, che protegge il valore degli accessori e contribuisce a rendere l’esperienza elettrica più sicura e completa.
Perché investire in una copertura assicurativa specifica
Investire in un’infrastruttura di ricarica privata – come un cavo di tipo 2 o una wallbox – è una scelta strategica per chi possiede un veicolo elettrico. Permette di ricaricare in autonomia, riducendo i costi e aumentando la praticità d’uso, ma comporta anche responsabilità legate alla protezione di questi dispositivi, spesso costosi e talvolta vulnerabili.
I furti di cavi, le installazioni esposte a eventi atmosferici o sbalzi di corrente, e i danni accidentali sono situazioni concrete che possono compromettere l’efficienza del sistema di ricarica e comportare spese impreviste. Per questo è fondamentale adottare misure preventive efficaci, come la corretta installazione della wallbox, la custodia sicura dei cavi e l’utilizzo di sistemi di protezione elettrica.
Come anticipato, un altro aspetto da non sottovalutare è la copertura assicurativa. Alcune compagnie, come Groupama Assicurazioni, offrono prodotti specificamente pensati per i possessori di veicoli elettrici. In particolare, l’estensione Ecodrive pensata all’interno dell’assicurazione auto prevede la copertura gratuita per le apparecchiature di ricarica mobili – come il cavo e il caricatore portatile – in caso di incendio, furto e rapina, eventi naturali, purché si trovino a bordo del veicolo. Si tratta di una tutela aggiuntiva importante, che aiuta a proteggere il proprio investimento senza costi extra, valorizzando ulteriormente la scelta di una mobilità sostenibile.
In un mondo sempre più orientato all’elettrico, la sicurezza delle infrastrutture domestiche di ricarica è parte integrante del processo di transizione. Essere informati, protetti e coperti significa affrontare il cambiamento con maggiore consapevolezza e serenità.
L’articolo in breve
Pubblicato il 20 Giugno 2025